Le Gole dell’Infernaccio sono delle gole naturali formate dal fiume Tenna. Queste si trovano nel comune di Montefortino, in provincia di Fermo, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e sono tra le gole più suggestive dell’Appennino umbro-marchigiano.
Le Gole dell’Infernaccio sono un importante luogo di escursioni e passeggiate, specialmente per le famiglie con i bambini perché da qui si aprono diversi percorsi naturalistici tra cui il più conosciuto è quello che porta all’Eremo di San Leonardo.
A seguito degli eventi sismici del 2016, le Gole dell’Infernaccio erano state chiuse e poi sono diventate parzialmente percorribili, mentre la strada di accesso era stata interrotta circa un chilometro prima del parcheggio con una sbarra. Un cartello segnalava il rischio di caduta massi e l’esenzione di responsabilità del comune in caso di incidente.
In Italia sembra che ci siano i soldi per tutto, non c’è attività che ormai non venga incentivata eppure non possiamo nemmeno apprezzare le bellezze naturalistiche che tutti abbiamo la fortuna di avere a due passi da casa.
Che senso ha parlare di famiglia quando ai comuni come Montefortino lo Stato riconosce un contributo di soli 81.300,81 euro per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché per gli interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile? E come fanno i piccoli comuni dell’entroterra a rimettere in sicurezza un percorso come Le Gole dell’Infernaccio? Semplicemente con la passione dei sindaci che non si arrendono e che con sforzi infiniti riescono ad accedere a qualche contributo europeo e così ora, anche le Gole dell’Infernaccio sono tornate di nuovo visitabili.
Ma non può essere tutto delegato al buon senso dei sindaci che con pochi soldi devono fare miracoli. E poi qualcuno pensa veramente che l’Italia potrebbe vivere solo di turismo!
Ma tra terremoti, frane, strade quasi inaccessibili e alberi che cadono per un po’ di vento forte, molti siti vengono chiusi e le famiglie nel frattempo che fanno?
Quando creano affinità i genitori con i figli, solo durante la quotidianità del lavoro, della scuola e dei social?
C’è bisogno di Italia, del nostro patrimonio culturale, nel nostro modo di essere, del nostro modo di vivere, un po’ confusionari, un po’ distratti, ma gioiosi, allegri ed entusiasti dei nostri territori e delle nostre tradizioni. Anche questi valori sono importanti per una famiglia.
Anche la scuola deve contribuire maggiormente alle famiglie e quindi bisogna che lasci un po’ più di tempo libero ai ragazzi specialmente nel fine settimana. I compiti a casa hanno la loro importanza ma un’escursione o un’attività fatta con i genitori ha un valore infinito.
Ma non basta. Anche la società deve fare di più. Qualcuno al Governo aveva proposto di ripristinare la chiusura domenicale dei negozi, ma probabilmente la comunicazione è passata troppo distorta. Forse tutti i fine settimana è un po’ eccessivo, ma almeno nelle festività più importanti i negozi potrebbero rimanere chiusi oppure i titolari dovrebbero garantire una migliore turnazione tra i dipendenti perché almeno un giorno a settimana la famiglia deve avere la possibilità di stare insieme. Chiaramente la politica può solo creare i presupposti affinché certi valori si possano concretizzare, poi le persone decidono liberamente quello che è più importante e giusto per la propria vita e per la propria famiglia.